Cronaca

Finto sacerdote tenta la truffa a prelato vero: denunciato 20enne barese

GALLIPOLI – E’ riuscito a smascherare un 20enne di Andria che ha tentato di truffarlo. Vittima un sacerdote di Gallipoli. I fatti:  il prelato un giorno di febbraio ha ricevuto una chiamata whatsapp con un numero al quale era associata una foto raffigurante un altro sacerdote che si presentava come Don Franco Amatulli della Diocesi di Taranto. Quest’ultimo, dopo la presentazione, ha riferito delle difficoltà economiche di una ragazza madre di Gallipoli che da lì a poco sarebbe stata sfrattata dall’abitazione in cui viveva per non aver corrisposto per cinque mesi il canone di locazione.  Il finto sacerdote, continuando nel racconto spiegava di non poter uscire da casa perché affetto da Covid e per questo ha chiesto la cortesia di poter versare una somma equivalente a 5 mesi di affitto, pari a 1.500 euro, sulla carta Poste-Pay intestata alla stessa ragazza bisognosa con la promessa che avrebbe restituito, con un suo bonifico successivo, quanto anticipato. Terminata la chiamata con whatsapp, il finto sacerdote ha inviato una foto riportante, oltre alla carta prepagata, anche i dati necessari per effettuare il versamento.  Non vedendosi accontentato nella richiesta di denaro, il finto sacerdote ha iniziato a vessare quello “vero” con messaggi e chiamate. E’ a quel punto, che è nato il sospetto che dietro la richiesta di aiuto in realtà ci fosse una vera e propria truffa. Sospetto che è diventato ancora più fondato quando il vero sacerdote ha incalzato di domande il truffatore, al fine di poter avere quante più informazioni possibili sul caso e così attivare la corretta procedura di solidarietà attraverso il canale della Caritas. Ma nulla da fare. Il truffatore è risultato sempre evasivo nelle risposte. Voleva solo la ricarica sulla carta Poste-Pay. Il sacerdote di Gallipoli, a quel punto, ha indossato i panni di “Don Matteo” e dopo una piccola indagine ha scoperto che il presunto Don Franco AMATULLI, della Diocesi di Taranto, in realtà era un altro sacerdote della Curia di Foggia, a cui tempo fa era stata rubata l’identità digitale. Versione confermata al Sacerdote di Gallipoli dalla stessa vittima che, peraltro, aveva denunciato già i fatti. A quel punto, al gallipolino “Don Matteo” non è rimasto che rivolgersi ai poliziotti del Commissariato di P.S. di Gallipoli i quali dopo un’articolata attività investigativa sono risaliti all’identità del truffatore, un 20enne di Andria con precedenti specifici commessi tutti ai danni di suore e altri appartenenti al clero anche di altre province, tra cui Genova, Sulmona, Gioia del Colle, Andria, Firenze, Bologna e Milano.

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