Attualità

Allarme festa in villa privata per i “100 giorni agli esami”

SALENTO – I “100 giorni agli esami”, che segnano l’ultimo trimestre dei maturandi prima dell’addio alla scuola, si celebrano da sempre. Innanzitutto non andando a scuola.

È una giornata dedicata ai festeggiamenti con tutta la propria classe. Nel Salento, si preferisce sempre la spiaggia. Ci si ritrova tutti insieme, si incontrano anche le altre quinte classi delle superiori, si mangia, si balla, si canta, qualche temerario fa il bagno, si sta insieme. Tentando, per un giorno, di non pensare ai temuti esami e allo spartiacque che spesso rappresentano tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti.

Quest’anno, però, come lo scorso, a causa della pandemia non ci si può riunire, non si possono organizzare feste di alcun tipo.

Eppure arrivano segnalazioni che attestano tutt’altro: c’è chi si starebbe organizzando addirittura affittando una villa, con tanto di pernottamento. Quest’anno la data prevista è quella di lunedì 8 marzo, dunque un giorno preceduto da un fine settimana.

Una segnalazione si riferisce all’affitto, da parte di un’intera classe, di una villa privata nel Sud Salento. Come detto, è previsto anche il pernottamento e, alcuni dei ragazzi, resteranno per tre giorni (certamente per il week end, appunto).

Gli studenti sono venuti a conoscenza della disponibilità della struttura da un sito web di prenotazioni on line e poi sarebbero entrati in contatto direttamente con il proprietario. Questi, dal canto suo, accetterebbe la prenotazione, ma a patto che -attenzione!- i ragazzi facciano prima il tampone.

Evidentemente, qualcuno non ha ancora chiaro il fatto -o fa finta di non aver compreso- in primis, che il tampone negativo non è una garanzia, perché la positività può manifestarsi anche, ad esempio, il giorno dopo aver effettuato il test; secondo, ma non meno importante, è assolutamente vietato riunirsi. In zona gialla, lo ricordiamo, si possono andare a trovare amici o parenti una sola volta al giorno, nella fascia oraria dalle 5 alle 22, spostandosi in un massimo di due persone.

Qui parliamo di 20 ragazzi insieme nella stessa casa.

E il caso potrebbe non essere affatto isolato.

L’appello va dunque rivolto a famiglie e docenti: questo, che vuol essere un “escamotage”, oltre a essere fuorilegge, è pericolosissimo.

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