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Lecce, linea verde, mentalità Corvino

LECCE – Dopo la vittoria di Cremona il Lecce ha tirato un sospiro di sollievo e mister Eugenio Corini ha concesso due giorni liberi prima di tornare in campo per iniziare a preparare, da martedì pomeriggio, la sfida casalinga con il Cosenza.

Contro la Cremonese ha vinto la nuova mentalità giallorossa, ha vinto un progetto nuovo che sgomitando tra le tante difficoltà di questa strana stagione, falcidiata dall’emergenza sanitaria, inizia a trasmettere a tutti, anche i più scettici, la sua bontà. La linea verde è tracciata e la direzione per il futuro ormai è quella della sostenibilità dei costi di gestione grazie alle risorse create in casa con oculatezza sulle scelte, con un lavoro di scouting in tutta Europa e non solo grazie ad una visione folle di chi riesce a vedere prima quello che potrebbe accadere.

Quando si esaltano le doti del 19enne spagnolo Rodriguez che ha messo a segno 4 gol in 200 minuti, e del 22enne svedese Bjorkengren e del 21enne danese Hjulmand, senza dimenticare il 23enne polacco Listkowski e il 22enne Yalcin turco con passaporto tedesco, ed aggiungendo anche il primo posto della squadra Primavera allenata da Grieco che comanda il girone con 22 punti, bisogna fare un applauso a Pantaleo Corvino ed alla società che lo ha riportato a bordo della nave salentina per affidargli il timone di un progetto ad ampio raggio. Dopo la retrocessione in serie B bisognava ricostruire sulle macerie e riprendersi da un danno economico ingente ed in pochi mesi tutto questo è stato messo al posto giusto, facendo i conti anche con tanti problemi e mal di pancia di chi aveva altre aspettative ma adesso c’è poco da aggiungere, la linea societaria è chiara: tutti importanti, nessuno indispensabile.

I giovani sembrano avere già le qualità giuste per diventare il tesoretto del futuro. Ed il vero fenomeno si sta rivelando ancora lui: Pantaleo Corvino.

Tornando al campionato in corso bisogna rimanere coi piedi per terra senza pensare a nulla, obiettivo playoff e poi se accadrà qualcosa in più sarà bellissimo, anche perché i giochi sono apertissimi.

I giallorossi con 8 vittorie, 11 pareggi, 4 sconfitte, con 40 gol fatti ma 30 subiti hanno il secondo miglior attacco dopo quello della capolista Empoli che viaggia a 44 punti ed è l’unica ad avere un passo diverso perché al secondo posto ci sono 3 squadre, Cittadella, Monza e Chievo con 39 punti, seguono Venezia e Salernitana con 38, Spal con 36 e poi il Lecce ottava posizione a 35 punti, dunque è semplice capire che i giochi sono ancora aperti e la porta per entrare direttamente in A è ancora apertissima. 

Ragionare partita dopo partita è la filosofia giusta per chiudere questa stagione e dunque testa al Cosenza.

Martedì pomeriggio bisognerà iniziare valutare, a parte il lungodegente Adjapong che per questo torneo non calcherà più i campi, le condizioni degli infortunati Calderoni, Dermaku, Listkowski, Mancosu, Paganini e Tachtsidis cercando di capire chi potrà esserci contro il Cosenza.

E mister Corini sarà ben felice di avere l’imbarazzo della scelta anche se l’impressione è che questo Lecce sarà sempre più verde tra prima squadra e Primavera andando incontro ad una nuova bella stagione.

M.Cassone

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