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Corini pensa al Lecce anti-Brescia: rifinitura a porte chiuse

LECCE – Vietato sbagliare: il Lecce di Eugenio Corini nella gara con il Brescia, la seconda di fila al “Via del Mare”, deve necessariamente tornare alla vittoria e cancellare subito il pesante k.o., 1-2, di venerdì scorso con l’Ascoli di Andrea Sottil. Il tecnico bresciano, contro la squadra della sua città e che ha anche allenato, deve cercare di fare bottino pieno: in casa i suoi in 11 gare stagionali hanno conquistato 15 punti  e i successi casalinghi sono stati solo tre. Quattro quelli in trasferta per 16 punti messi in cassaforte in 11 partite. All’andata al “Rigamonti” è finita 3-0 per i padroni di casa.

LA SITUAZIONE E NUOVE IDEE – Con una seduta pomeridiana, sempre a porte chiuse, nel quartier generale dell’Acaya i giallorossi hanno continuato a preparare la sfida con le rondinelle, che si disputerà martedì alle ore 19:00. L’italo-albanese Dermaku prosegue nel programma di recupero personalizzato per l’infortunio alla coscia destra in cui è incappato nella gara con il Monza: il terzo problema fisico in una stagione molto sfortunata per l’ex difensore del Cosenza. Listkowski, Calderoni, Rodriguez e Hjulmand hanno svolto un lavoro personalizzato. Nella rifinitura, di lunedì pomeriggio, si capirà chi di questi potrà far parte della lista dei convocati: molto probabilmente non ci saranno Calderoni e Listkowski che potrebbero ritornare nella lista dei convocati per la gara di Cremona. Il modulo iniziale dovrebbe essere sempre il 4-3-1-2 con la possibilità di vedere dal primo minuto più di qualche novità rispetto all’ultima gara con i marchigiani. Potrebbe partire titolare in mediana Hjulmand, per il danese sarebbe una conferma, e dietro sulla corsia sinistra il volenteroso  Gallo, ma è tutto da vedere.

LE RONDINELLE – Gli ospiti del neo-allenatore catalano Pep Clotet sono in una posizione di classifica molto delicata, a più uno dalla zona playout. Ventidue punti, insieme alla Reggina, e vengono dal 3-3 casalingo con il Cittadella: vincevano 3-0. I punti adesso diventano sempre più pesanti e bisogna evitare il minimo errore, altrimenti la classifica non perdona e i tifosi nemmeno.

Car. Tom.

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