LECCE – Nel processo ai vertici Tap, sono stati ammessi come parte civile Comuni, associazioni, cittadini.
È stato deciso oggi in aula bunker. Le accuse rivolte alla multinazionale sono di deturpamento di bellezze naturali, inquinamento idrico, danneggiamento, violazione del testo unico in materia edilizia. Ammessi, dunque, i Comuni di Melendugno, Lizzanello, Vernole, Calimera, Castrì, Martano, Zollino, Corigliano, Lecce; ammessi anche la Regione Puglia, No Tap Salento, il Codacons e Italia Nostra.
Dopo sei ore di camera di consiglio, così si è espresso il giudice monocratico Silvia Saracino.
Prossima udienza, il 9 aprile per l’esame di due testimoni del pm; per il 16 aprile è fissato l’esame del perito nell’incidente probatorio; il 23 aprile, la fine dell’ascolto dei testi del pubblico ministero.