LECCE- Diverse le associazioni dei consumatori che in questi giorni chiedono che sia fatta chiarezza sulla possibilità che negli ultimi anni diversi Comuni abbiano sbagliato la determinazione della Tari. L’errore è stato causato da un calcolo non giusto della tassa, laddove accanto alla quota fissa (legata ai metri quadri dell’abitazione) è stata sommata una quota variabile dovuta per le pertinenze(garage, cantine ecc.) moltiplicata per il numero delle medesime pertinenze e non considerata una sola volta, come avrebbe dovuto essere. Il caso è stato sollevato da un’interrogazione parlamentare da parte dell’on. Giuseppe L’Abbate del M5S dopo un articolo del Sole 24 Ore, e dalla risposta del sottosegratario all’Economia Pier Paolo Baretta che chiarisce come la parte variabile vada applicata solo una volta. Sulla vicenda interviene Rita Quarta del Coordinamento cittadino di Articolo Uno MDP-Lecce.
“ Se anche il Comune di Lecce è incorso nell’errore di calcolo della Tari (così come appare dalle lettura di alcune cartelle di pagamento,notificate) rimborsi, rapidamente, ai contribuenti leccesi le somme illegittimamente riscosse”