LECCE – Il blocco dell’asporto per i bar, a partire dalle 18, è la novità introdotta dall’ultimo Dpcm. Il motivo: scongiurare ulteriormente assembramenti che – a dire del Governo – continuavano a registrarsi all’interno e all’esterno proprio di queste attività.
Peccato però che la stessa regola non valga per i distributori automatici di bevande e snack, disseminati a Lecce città, così come ovunque. Lo scatto, postato da un ristoratore del capoluogo, si traduce in uno schiaffo a chi è costretto a stringere ulteriormente i denti.
La foto, che immortala un distrubutore nei pressi della centralissima via Trinchese, ritrae una decina di ragazzi radunatisi intorno e all’interno della struttura di distribuzione automatica di bevande e snack attiva h24. Nota ancor più dolente: la gran parte dei ragazzi indossa la mascherina a mo’ di scaldacollo.
Per quanto la cartellonistica e la segnaletica possano ricordare le regole su distanziamento e uso dei dispositivi di protezione personale, qui tutto è nelle mani degli utenti e del loro senso del dovere. E se è vero che quest’ultimo non si esercita a sufficienza nei bar, motivo a monte del blocco all’asporto, figuriamoci in “zona franca”. E lo scatto la dice lunga.
E.Fio