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Ecco a Lecce la scuola incompiuta da 20 anni

LECCE- “Tre piani, di circa 6.000mq, in grado di ospitare una popolazione scolastica di non meno di mille studenti, oltre ai locali funzionali all’amministrazione e ai laboratori. Nella stessa area del Liceo artistico completato è rimasta incompiuta ( in uno stato avanzato dei lavori) anche una grande palestra di circa 600 mq.”

I Cobas Scuola hanno per questo presentato un esposto alle Corte dei Conti: “Tale incompiutezza ha negato, a nostro avviso, il diritto al pieno svolgimento delle attività di educazione fisica di migliaia di studenti nel corso di oltre 20 anni e alla fruizione della stessa palestra anche da parte della comunità del quartiere periferico in cui mancano strutture analoghe.

La situazione di blocco dei lavori, sia per l’edificio che per la palestra, è rimasta avvolta in un velo di mistero, di rimpallo e rivendicazione di presunti diritti, di proposte di compensazione, nonché di colposo silenzio, inazione e rimozione del problema da parte delle amministrazioni comunale e provinciale di Lecce, ripetutamente sollecitate a completare i lavori o a spiegarne l’arresto”.

Il nodo che stoppato l’opera, secondo i Cobas starebbe nel fatto che “gli edifici sono stati costruiti su terreni di proprietà comunale ma sono poi transitati nel patrimonio della Provincia titolare degli immobili che ospitano gli istituti dell’istruzione secondaria superiore”. Recentemente è stata investita dai Cobas Scuola la Prefettura di Lecce affinchè si facesse parte attiva nel convocare le parti in causa dirimendo eventuali controversie o comunque inadempienze alfine di sbloccare i lavori, completare l’edificio e la palestra, rendendoli fruibili per la comunità . E sottolineano la “gravità delle conseguenze negative di tipo sia economico-finanziario , a danno dell’ Amministrazione provinciale e quindi della collettività, sia di lesione di diritti costituzionalmente tutelati quale quello allo studio e alla salute”. “L’Amministrazione provinciale nel frattempo (per circa 25 anni) ha dovuto impegnare una cifra di circa 2,3 milioni di euro, quale canone locatizio, per ospitare la succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” in edifici inadeguati ad essere sede di istituti scolastici, talvolta fatiscenti. Con la cifra impegnata per i canoni di affitto, l’edificio e la palestra in questione sarebbero stati completati da anni a vantaggio del patrimonio pubblico, delle finanze pubbliche, dei diritti degli studenti”.

 

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