Cronaca

Anziano padre morì tra le fiamme: figlio condannato a 30 anni per omicidio volontario

COLLEPASSO – Lui chiamò i carabinieri e fu da subito il principale sospettato dell’omicidio dell’anziano padre.

Ora è stato condannato a 30 anni di reclusione Vittorio Leo, 49 anni, agente immobiliare di Collepasso. Proprio in paese, nella casa in cui viveva con il padre, il 90enne Antonio, si è consumata l’atroce sequenza, al culmine di una lite. Il 29 maggio 2019.

La condanna è per omicidio volontario.

Il corpo dell’anziana vittima era nel bagno al primo piano della villetta bifamiliare in cui abitava, in via Don Luigi Sturzo. Il figlio occupava l’appartamento al piano terra, ma i due praticamente vivevano insieme.

La vittima aveva perso la moglie un anno prima. Tesissimi i rapporti dell’arrestato con l’unica sorella, che viveva a Roma.

Vittorio Leo raccontò di essere rientrato a casa alle 12.45 e di aver trovato il padre in cucina intento a preparare il pranzo. Disse di aver preso una bottiglia di plastica contenente alcol, per automedicarsi, per disinfettare una piccola ferita -effettivamente poi riscontrata sul suo corpo-. Ma si sarebbe scatenata una lite con l’anziano padre. Finché lui, in un accesso di rabbia, avrebbe tirato addosso al padre la bottiglia di alcol e, a causa della vicinanza con il fornello acceso, l’anziano avrebbe preso fuoco trasformandosi in una torcia umana. Da quel momento, disse Leo, scattò lo choc e lui non ricordava più niente. Però preparò e mangiò un piatto di pasta al sugo.

Solo cinque ore più tardi chiamò i carabinieri. Ha sempre sostenuto la tesi dell’incidente.

 

 

 

 

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