LECCE – Riservatezza e servizi essenziali h24, oltre che il monitoraggio sanitario a distanza: questo garantiranno tutti i covid hotel.
Destinatari dell’accoglienza sono, potenzialmente, tutti i soggetti positivi paucisintomatici e asintomatici, oltre ai cosidetti “contatti stretti”, non ritenuti nelle condizioni di rimanere presso la propria abitazione (tra le possibili ragioni: inesistenza di ambienti adeguatamente dedicati in casa, a tutela del restante nucleo famigliare).
Ogni stanza, vale la pena ribadirlo, è ad uso esclusivo della persona in isolamento che non può naturalmente ricevere visite.
Nell’albergo può entrare il personale alle dipendenze della struttura, il personale sanitario, i fornitori autorizzati dalla Protezione Civile o dalla ASL e gli ospiti designati dalla ASL.
Come riportato nella convenzione, l’accoglienza in struttura può essere richiesta, previa verifica dei requisiti del caso, dai servizi sociali dei Comuni o dai medici dei singoli pazienti che al Dipartimento di prevenzione dovranno comunicare tutti i dettagli del caso per la valutazione epidemiologica.
A sua volta il Dipartimento di Prevenzione, valutate le condizioni epidemiologiche dei possibili destinatari del servizio, comunicherà alla Protezione civile il via libera per il singolo paziente. La protezione civile, dopo aver verificato la disponibilità di alloggio nella struttura, comunicherà all’interessato la disponibilità.
La protezione civile, per mezzo dei propri fornitori, si occuperà dei servizi di reception, vigilanza, sanificazione e cambio biancheria, oltre alla pulizia quotidiana delle stanze. Fornitura e somministrazione dei pasti saranno, invece, a carico della Asl.
E.F.