Attualità

Tar annulla interdittiva antimafia, ricorso della Prefettura

LECCE- Una vicenda giudiziaria che si muove sul doppio fronte amministrativo e penale cominciata con un gara d’appalto del 2018 gestita dalla prefettura di Lecce e dall’agenzia del demanio. In gara due raggruppamenti d’imprese concorrenti, uno risultato vincitore, l’altro escluso: quest’ultimo è il raggruppamento costituito dalla Number One Car’s, Sud Auto, Autodemolizione La Fenicee e Muci Autos.r.l. che con l’avvocato Giancarlo Sparascio, impugna  innanzi al Tar Lecce l’ammissione alla gara e l’aggiudicazione della stessa in favore del concorrente, ma il ricorso viene respinto.  A questo punto il legale chiede l’accesso ai verbali della gara per verificare che i requisiti presentati dal vincitore siano stati reali ma la prefettura lo nega. Parte quindi un esposto in Procura che dà il via ad un’inchiesta penale, un ricorso dinanzi al Tar che dà ragione al raggruppamento perdente con una conferma del Consiglio di Stato,  e nello stesso momento, un’interdittiva antimafia a carico del gruppo escluso emessa proprio dalla prefettura.  Interdittiva che ora è stata annullata dal Consiglio di Stato.

Nonostante questo la prefettura di Lecce ha deciso di ricorrere al consiglio di stato contro la sentenza del Tar, ristabilire l’interdittiva antimafia e quindi procedere con l’affidamento dell’appalto da 400 mila euro che gli esclusi ritengono invece affidato sulla base di requisiti che in realtà non c’erano. Ora, ancora una volta, la decisione spetta ai giudici

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