ROMA – Si è fatto attendere più del solito: il nuovo Dpcm, con la novità del coprifuoco alle 22 in tutta Italia, alla fine è stato firmato nella notte.
La Puglia è appesa ad un filo: il suo posizionamento nella zona arancione (a medio rischio) o verde (a rischio contenuto) dipenderà dai dati che l’istituto Superiore di Sanità, in queste ore, fornirà a tutte le Regioni. Saranno questi ultimi aggiornamenti, di fatto, a stabilire la nuova geografia, a colori, di tutto il Paese.
Nel provvedimento, infatti, lo ricordiamo, tutta Italia sarà suddivisa in tre aree a colori, in base all’indice dei contagi: per la zona rossa ci sarà un lockdown ribattezzato “soft”, per quella arancione e verde restrizioni via via più leggere.
Ogni 15 giorni il Governo si riserva comunque di riaggiornare la ripartizione del Paese, in base all’andamento dei contagi.
Analizziamo adesso le due ipotesi in campo per la Puglia.
Se dovesse rientrare nella “zona arancione”, come ipotizzato dal Governo fino ad ora, sarebbe vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Sarebbero consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita, e sarebbe sempre consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.
Ad essere vietato sarebbe ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per le comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Sarebbero sospese, infine, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
Se la Puglia, invece, dovesse rientrare nella cosidetta “zona verde”, dovrebbe semplicemente rispettare le restrizioni valide per il Paese tutto.
In breve:
-coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, con la possibilità di uscire solo per motivi lavorativi, di necessità e salute. Viene raccomandato di non uscire durante la giornata se non per gli stessi motivi. Per i sindaci la possibilità di chiudere piazze e strade e comunali varrà non solo la sera, ma anche per tutta la giornata o in determinate fasce orarie.
–Chiusura per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, mentre vengono sospese le attività di sale giochi e sale scommesse.
–Sospese le mostre e chiusi i musei e gli altri luoghi della cultura.
–Riduzione della capienza al 50% per il trasporto pubblico locale (fatta eccezione per gli scuolabus).
–Per la scuola si prevede la didattica a distanza, a livello nazionale, al 100% per le scuole superiori. Mentre per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie si continuerà in presenza ma con l’uso obbligatorio delle mascherine anche al banco, salvo gli studenti sotto i sei anni.
–Sospesi i concorsi, fatta eccezione per quelli che si svolgono in via telematica o per il servizio sanitario nazionale.
E.F.