Sanità

Covid, è corsa per allestire 2900 posti letto in 28 giorni

BARI – Servono 2900 posti letto entro fine mese. E’ la corsa che attende la Regione per attrezzare gli ospedali all’impatto dell’impennata dei contagi che tutti ormai – dagli esperti nazionali a quelli della task force regionale – aspettano.

E che sia una corsa lo si capisce dalla parola “urgente” indicata nel documento per l’attivazione dei posti letto.

Tre date, tre scenari, tre scadenze attese: 6 novembre, 22 novembre e 30 novembre.

E nella circolare inviata ai direttori generali delle Asl, dal capo dipartimento Vito Montanaro nella domenica di Ognissanti, si prospetta una nuova ulteriore sospensione, da subito, “di tutti i nuovi ricoveri degli Ospedali che le Asl intendono individuare qualistrutture deputate al trattamento dei pazienti COVID, riprogrammando le attività sanitarie sugli altri ospedali NO- COVID”.

La scadenza imposta ai direttori generali per far pervenire le schede di sintesi, ospedale per ospedale, è scaduta alle 13. Ecco, allora, come si dovrà attrezzare il Salento.

Entro il 6 novembre i posti letto nella provincia di Lecce dovranno essere 217, 107 in quella di Brindisi, 157 per Taranto. Entro il 20 novembre, bisognerà aver predisposto un ulteriore aumento di posti letto che, dunque, dovranno arrivare a 395 per la provincia di Lecce, 195 per il brindisino, 286 per il tarantino. Il 30 novembre, data ultima, i posti letto dovranno essere 572 nel leccese, 282 a Brindisi, 414 a Taranto.

A Lecce gli ospedali che dovranno concorrere alla rete covid sono il Dea e Galatina e, probabilmente temporaneamente, il Vito Fazzi con il reparto di Malattie Infettive che potrebbe però essere presto individuato altrove.

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