LECCE – A mente fredda leggendo i nomi della rosa del Lecce, dopo il sontuoso lavoro di Corvino sul mercato, ci accorgiamo che c’è molto equilibrio tra i reparti: tutto sembra al posto giusto ma l’attacco giallorosso potrebbe rappresentare l’ago della bilancia di questo torneo.
Corini adesso ha tre portieri di tutto rispetto che sono Gabriel, Vigorito e Bleve; quattro difensori centrali Lucioni, Dermaku, Meccariello e Rossettini; quattro esterni difensivi che sono Adjapong, Zuta, Calderoni e Gallo; sei centrocampisti e cioè Tachtsidis, Majer, Henderson, Mancosu, Biorkengren, Listkowski; tre esterni offensivi Falco, Paganini e Lo Faso; ed un attacco stellare per la serie B formato da Coda, Stepinski, Pettinari, Dubickas e Rodriguez.
E ci soffermiamo qui, alla particolarità del reparto avanzato della squadra messa a disposizione di Corini.
È un reparto variegato che unisce la potenza alla fantasia, Coda a Stepinski, l’esperienza alla gioventù, Pettinari a Dubickas e Rodiriguez talento tutto da scoprire, fermato, per adesso, in Spagna dalla positività al Covid-19.
Ed è proprio l’arrivo inaspettato di Pettinari che potrebbe spostare gli equilibri per due motivi: il primo è rappresentato da una certa voglia di riscatto dopo l’esperienza poco felice della stagione 2018-19 in cui fu ceduto dopo 12 presenze e nessun gol, ed il secondo perché dopo la fantastica stagione a Trapani, con 17 gol, vorrà ripetersi.
Se ai cinque aggiungiamo il vizietto del gol di capitan Mancosu, la fantasia di Falco, e la spinta di Paganini, non possiamo non pensare che questo Lecce sarà una macchina da gol. Ed è un vero peccato giocare in stadi vuoti perché il boato del pubblico dopo ogni gol sarebbe potuto diventare la colonna sonora di questa strana stagione calcistica.
M.Cassone
