LECCE – Il cellulare, il computer e tre pen-drive sequestrati in casa di Antonio De Marco nell’appartamento di via Flaming saranno esaminati dal consulente informatico della procura Silverio Greco. L’incarico gli è stato conferito in mattinata dal pm Maria Consolata Moschettini. Il 15 ottobre l’esito della consulenza sarà poi depositato.
C’era già stato un primo esame del cellulare dell’assassino reo confesso: aveva evidenziato, ad esempio, il fatto che il contatto di Daniele De Sanitis era stato cancellato.
Ora però si potranno capire molte più cose sulla sua vita quodiana: quali siti per esempio andasse a cercare, l’ascolto della musica, qualche filmato o libro che possa aver ispirato i macabri propositi messi nero su bianco sui 5 biglietti insanguinati ritrovati sul luogo del delitto, dove era stato fissato il cronoprogramma dell’omicidio, dopo i 15 minuti fissati per la tortura.
Si attendono ora i risultati del Dna dell’assassino prelevato grazie a dei profilattici che i carabinieri hanno sequestrato in casa di una prostituta con la quale De Marco era stato domenica sera. I carabinieri seguivano ormai da qualche giorno il 21enne e volevano il suo dna per confrontarlo con quello ritrovato sotto le unghie di Eleonora.
Pedimento che ha portato anche al sequestro in un’edicola di Lecce di una banconota da 20 euro usata dal ragazzo per pagare un fumetto giapponese per ricavarne le impronte digitali. tasselli che serviranno ad avere la certezza della sua responsabilità.
Intanto il padre di Eleonoara Manta, attraverso gli avvocati Luigi Luca Piri e Nicola Neo ha nominato come consulente la criminologa Roberta Bruzzone che avrà il compito di tracciare il profilo psicologico e caratteriale del 21enne.
I suoi legali Andrea Starace e Giovanni Bellisario stanno valutando la richiesta di una perizia psichiatrica.
