Cultura

“Sarah, la ragazza di Avetrana” e le voragini intorno al delitto

LECCE – Una verità processuale che ha intorno troppi “buchi, anzi voragini”. Così gli autori di “Sarah, la ragazza di Avetrana” presentano il loro libro a Lecce. Pagine che non solo ricostruiscono la cronaca di quei giorni tremendi del 2010 quando la scomparsa di una ragazzina di 15 anni si trasformò in un atroce delitto, ma anche le crepe che intorno a questa storia restano. E sono profonde.

In tre gradi di giudizio, per quella morte, sono state condannate all’ergastolo Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, che della vittima erano zia e cugina.

A 8 anni, per l’occultamento di quel corpo di ragazzina che stava diventando donna, è stato condannato Michele Misseri, lo zio dalle mille versioni dei fatti.

Il libro è stato presentato in compagnia dell’avvocato Franco De Jaco, che difende (zia) Cosima Serrano e che ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia europea.

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