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Corvino: silenzio e astuzia. Potrebbe interessare un attaccante del Napoli

LECCE (di M.Cassone) – Sornione e instancabile, silenzioso ma sorridente, nonostante a volte il suo sguardo sembri severo. Pantaleo Corvino lavora per trasformare le sue idee in fatti: è di poche parole ma lavora in profondità e lancia ami ed esche per far fioccare nomi di calciatori che a Lecce, forse, non arriveranno mai.

Listkowski lo ha prelevato in punta di piedi, così come Coda, con precisione chirurgica ha chiuso l’operazione senza clamori.

Detto questo, c’è tanto da fare che però potrebbe diventare meno nel caso in cui tutti i big, o parte di essi, dovessero restare alla base.

Le casse societarie sono in ordine e non c’è bisogno di sacrifici, quindi si vende solo se c’è una convenienza per tutti e non si svende.

Reali offerte per Falco, Mancosu, Petriccione, Gabriel e Majer non ne sono arrivate e quelli che circolano sono input dettati dal momento che non trovano riscontri.

Per il centrocampo, se il recupero dopo l’intervento chirurgico fosse rassicurante, si potrebbero cercare le migliori condizioni per riportare a Lecce Deiola; e qui scatta il termine tanto caro a Corvino, patrimonializzare. Nulla si fa senza una lente di ingrandimento sul futuro. Così come non è da escludere negli ultimi giorni del mercato un assalto a Barak, qualora il calciatore non dovesse essere ceduto altrove dall’Udinese. Ipotesi. Come la voce che porterebbe a Venuti per la fascia destra: solo ipotesi che non trovano reali conferme ancora.

Più che un’ipotesi invece sembra l’interesse per l’attaccante di proprietà del Napoli, Tutino, ma bisognerebbe battere la concorrenza della Salernitana che sembra in pole; gli ottimi rapporti della società di Via Col. Costadura con la famiglia De Laurentis potrebbero fare la differenza qualora questa voce dovesse diventare solida.

Tutino, 24 anni, sarebbe un profilo ideale per il 4-3-3 di Corini che nel caso in cui riuscisse ad avere anche Falco con Coda al centro avrebbe una macchina da guerra in avanti.

Tutto dunque è in divenire, bisogna avere ancora qualche giorno di pazienza: poi il direttore di Vernole inizierà a sparare qualche fuoco d’artificio, diversi calciatori potrebbero arrivare dai mercati esteri ma bisogna non sottovalutare elementi di esperienza che già conoscono i campionati italiani. Per adesso lavora sotto la copertura di una placida indifferenza come un cecchino che aspetta il suo obiettivo, nascosto nel silenzio di un’astuzia vigile e sottile.

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