Attualità

Smart working, “burocrazia ancora più lenta”: l’ira dei professionisti

LECCE – Mentre la Ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone parla di «rivoluzione in atto» e annuncia su Facebook l’istituzione dell’Osservatorio del lavoro agile, i professionisti della provincia di Lecce (geometri, artigiani, imprenditori e così via) prendono carta e penna per invocare l’intervento del Prefetto: lo smart working, attuato così – precisano – rende la pubblica amministrazione ancora più lenta e inaccessibile del solito. In questo modo appalti, pratiche e permessi restano al palo per mesi, senza che nessuno abbia risposte o indicazioni certe.

Tra i portavoce delle lamentele di tutte queste categorie c’è il pPresidente del Collegio dei geometri Luigi Ratano: “I Comuni aprono le porte un giorno alla settimana – spiega – senza venire in alcun modo incontro a cittadini e professionisti. Ho fatto una prova personalmente – aggiunge – oggi ho chiamato ben 4 numeri diversi di uno stesso Comune in provincia di Lecce. Non ha mai risposto nessuno. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un primo tentativo interlocutorio sulla questione, inviando una missiva ai sindaci. Se dovesse continuare così , del resto, lavorare sarebbe impossibile. Visto che la lettera non ha sortito alcun affetto – conclude – adesso abbiamo scritto al Prefetto, sperando nel buon senso di tutti”. Sull’ottimismo della Ministra poi aggiunge: “La differenza è semplice: se chiama una Ministra le porte di qualunque ufficio si spalancano, se chiama un professionista restano serrate. Nei Comuni commissariati – conclude – le cose vanno ancora peggio”.

A dargli man forte è il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro. “Il tema è quello dell’efficacia del lavoro e della rapidità di produzione degli atti amministrtativi – rimarca – si può anche lavorare da casa, ma bisognerebbe riorganizzare i processi tradizionali in vista di questa rivoluzione. Allungarne ulteriormente i tempi, come sta accandendo, è invece improponibile. I tempi di lavorazione delle pratiche sono epici e non è dato conoscerne lo stato di avanzamento. Oggi più che mai interrompere o ostacolare la comunicazione tra macchina amministrativa e imprese – conclude – sarebbe la fine”.

Articoli correlati

Lavoro: domanda e offerta non si incontrano

Redazione

Cerano a gas, Enel promette ricollocazione di tutti i lavoratori

Redazione

L’allarme degli Ordini dei Medici: “situazione drammatica, non solo in Pronto Soccorso”

Redazione

Castello e dintorni, giovedì i lavori di restyling

Redazione

Agricoltura e allevamento, costi alle stelle: “pronti al nostro funerale”

Redazione

“La Sanità Pubblica nel post-Covid”, Brusaferro: nella pandemia, passi in avanti nella ricerca

Redazione