SALENTO – Carlo Calcagni, 51 anni di Guagnano, nel 1996 era pilota elicotterista in Bosnia-Erzegovina, recuperava feriti e salme. Oggi è un ciclista, un agonista di altissimo livello, e da 18 anni combatte il male -come lui stesso racconta- dopo che l’uranio impoverito lo ha contaminato, trasformando il suo corpo e, di conseguenza, tutta la sua vita. Lui, però, è sempre andato avanti con la sua bicicletta. Alex Zanardi lo ha consociuto durante una competizione nazionale e così si è proposto di continuare la sua corsa che sarebbe terminata a Leuca, salvo poi essere interrotta da un bruttissimo incidente.
La storia di Carlo, raccontata in un docufilm dal titolo “Io sono il colonnello”, ha fatto il giro del mondo. Lo ha reso il simbolo della resistenza, dell’amore dello sport che si fa ragione di vita e che, in casi come il suo, la vita la salva.
Sarà lui, dunque, a continuare quello che Zanardi aveva iniziato.
E.Fio