UGENTO – Rappresentano gli assembramenti più belli per eccellenza e adesso è corsa contro il tempo per salvarle: la stagione estive è ormai alle porte. Sul destino delle feste patronali vige l’assoluta incertezza: ad oggi nessuna linea guida sulla ripartenza, nessun calendario o bozza organizzativa. Nei giorni scorsi è stato il comitato dei festeggiamenti ugentino per i santi Medici Cosimo e Damiano a chiamare a raccolta tutti i comitati del territorio che, nelle score ore, hanno prontamente risposto all’appello: il primo incontro si è tenuto questo giovedì sera.
A partecipare sono stati i comitati festa di Casarano, Collepasso, Neviano, Taurisano, Parabita, Alliste, Felline, Matino, Diso e Castro.
Durante l’incontro si è discusso delle varie ipotesi di organizzazione di una festa patronale e delle tempistiche necessarie per il raggiungimento degli obiettivi in tutta sicurezza. Al margine del confronto è stato dunque fondato un “Coordinamento dei Comitati festa”. La prossima settimana presso la sede della Regione Puglia ci sarà un primo tavolo tecnico sul tema. Si attenderà, dunque, l’esito della riunione barese per poi decidere poi se sussistano o meno gli estremi per andare avanti. A rischio non solo la tradizione, ma anche centinaia di posti di lavoro.
Ad oggi, lo ricordiamo, l’unica ad essersi esposta sul tema, in modo categorico, è la conferenza episcopale pugliese: in una nota ha chiarito l’impossibilità di procedere con processioni o spostamenti di immagini sacre in pubblico, fiaccolate o momenti di preghiera (diversi dalla liturgia in chiesa) che rischiano di creare assembramenti.
Per questo la chiamata a raccolta del comitato di Ugento è accorata: “Non possiamo fermare le tradizioni – incalzano – il nostro lavoro silenzioso non può restare inascoltato”.