LECCE- Federica Ferreri, oggi ha 31 anni, vive da sola a Lecce ed è stata la prima sorellina di “Cuore Amico”. Affetta sin dalla nascita dalla sindrome di Larsen, necessita di assistenza domiciliare e fisioterapia costantemente. Da circa tre settimane, suo malgrado, ha dovuto però farne a meno e per questo, per tramite dell’avvocato Chiara Centonze, nelle scorse ore ha inoltrato una diffida ad Asl, Comune di Lecce e Regione Puglia. Andiamo con ordine.
Federica usufruisce dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) dal 2016: in sostanza per 8 ore settimanali è assistita in casa da una OSS. Questo servizio, lo ricordiamo, è erogato dalla Regione tramite buoni di conciliazione il cui costo varia in base all’ISEE. Il singolo utente compartecipa alla quota in base, appunto, alla propria situazione economico-finanziaria.
Con lo scoppio dell’emergenza, dal 17 marzo fino al 21, il servizio è stato sospeso per la prima volta. La motivazione che le è stata riferita dalla società che le invia l’Oss è stata questa: “Mancano i dispositivi di protezione per gli operatori sanitari, dunque non possono lavorare”. Il 18 marzo il servizio viene garantito nuovamente a Federica fino al 4 maggio, quando, nuovamente e per gli stessi motivi, è stato interrotto e ancora oggi mai ripristinato. Ma Federica non si è arresa. Ha chiesto, a questo punto, di poter cambiare società per tornare a godere dell’assistenza. Ma purtroppo il contratto già stipulato è valido per un anno e vincolato a tale durata. La rinuncia si tradurrebbe in un depennamento definitivo dalla graduatoria degli aspiranti beneficiari. Per questo l’appello, ai nostri microfoni, è accorato: Federica, senza assistenza, non può andare avanti.
E.Fio
