BRINDISI- “Noi siamo pronti a ripartire ma siamo in attesa delle direttive da parte dell’Enac e del Ministero”. Lo afferma Antonio Vasile Vice presidente di Aeroporti di Puglia. Inoltre dipenderà anche dalla nuove linee guida dell’UE la decisione delle diverse compagnie aree di tornare a volare in Italia e all’estero, e quindi capire con quanti voli tornare in piste e quanti no.
Nel frattempo, proprio in queste ore, è giunto il “Sì alle mascherine a bordo degli aerei, no alle quarantene di 14 giorni per chi atterra, ma ancora in vigore nel Regno Unito e in Irlanda”. La regola di indossare tali dispositivi anche in volo era una delle policy proposte dalla Ryanair per la Fase 2 del trasporto aereo, che ora proprio grazie a queste novità permetterà il riavvio dell’industria turistica europea.
Resta ora da superare il problema della quarantena ad esempio nel Regno Unito. Londra è una delle destinazioni più note anche dell’Aeroporto Del Salento, quindi un proseguimento delle policy restrittive attualmente in vigore nel Regno Unito rappresenterebbe una penalizzazione significativa per le compagnie aeree.
Si tratta quindi di valutazioni non solo sanitarie, ma anche economiche, attorno alle quali ruota la disponibilità delle differenti compagnie aeree di tornare in volo già a partire dal 3 giugno (data prevista per la riapertura) e quindi garantire determinate rotte da Brindisi. Ovviamente, se oggi qualcuno decidesse di prenotare un volo dal 3 giungo in poi può farlo, perchè ciascuna compagnia desidera che l’authority le metta in condizioni di lavorare. Al momento è tutto in itinere. “Stiamo lavorando tutti quanti”, sottolinea Vasile, per garantire una ripartenza sicura e per tutti, ma le linee guida saranno decisive per i voli da tornare a garantire sia a livello nazionale che internazionale.