LECCE – Serenità, coesione, rispetto, la forza del gruppo è emersa ancora una volta in casa Lecce, nemmeno questa tremenda emergenza sanitaria ha scalfito la mentalità forte e onesta.
La società di Via Col. Costadura ha reso noto, con orgoglio, di aver raggiunto un accordo con tutti i tesserati della prima squadra sullo spinoso tema dei compensi e del premio salvezza.
Tutti ed è giusto ribadire tutti, dal Direttore Sportivo, all’allenatore unitamente al suo staff, con i calciatori della prima squadra, hanno rinunciato alla mensilità di marzo, il cui importo è stato convertito in un premio condizionato al completamento del campionato di Serie A ed al raggiungimento dell’obiettivo della permanenza.
E se questo può sembrare un gesto di responsabilità c’è da sottolineare invece l’altro di gran cuore e cioè: è stato deciso per espressa volontà di tutti i tesserati e della Società di non chiedere alcuna rinuncia a dipendenti e collaboratori amministrativi, fisioterapisti, magazzinieri e a tutti i tesserati e collaboratori del settore giovanile.
Gesti limpidi e chiari che testimoniano ancora una volta che quella giallorossa non è una società normale, una squadra, ma è una grande famiglia in cui una mano aiuta l’altra ad andare avanti per raggiungere i giusti obiettivi.
E adesso possono iniziare in maniera ancora più serena gli allenamenti di gruppo utili alla ripresa del campionato, la cui data si saprà il 28 maggio dopo la riunione tra le parti in causa e il Governo.
Ci saranno dodici gare da giocare con passione, impegno, sudore, per difendere sul campo quella serie A conquistata con merito e giocata, fino allo stop per il Coronavirus, con valore.
M.C.