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Il Lecce riparte con Falco e punta al riscatto di Farias e Babacar

LECCE – (di Tonio De Giorgi) I calciatori del Lecce, anche loro, corrono da soli, in piccoli gruppi finché non sarà fatta chiarezza sul nuovo protocollo con l’approvazione del Governo. Si mettono in ordine gli ultimi tasselli prima della fase 2 che il calcio ha rinviato. Si cerca più o meno un allineamento con le regole stabilite, in maniera più celere, in Germania dove il campionato è ripreso sabato scorso e dove, sembra, ci sia stato meno clamore da parte di tutti per la ripresa di una sport di contatto, qual è il calcio, un dato inconfutabile. Il calcio, forse, è meno rischioso di altre discipline che si svolgono in centri sportivi, al chiuso, dove vi è maggiore affollamento e il rischio di propagazione delle goccioline di saliva è superiore che su un campo da calcio. Il problema resta la vita che i calciatori conducono da comuni cittadini adesso che il governo ha dato il via libera per un ritorno alla normalità. In un centro sportivo, come in altri luoghi, il virus potrebbe essere importato, ma con questo rischio bisogna convivere confidando nella responsabilità e nel buonsenso di tutti. Non può, però, essere responsabile il medico sociale del club o il presidente di una società che, oltre a prendere atto di eventuali sintomi degli atleti e a disporre accertamenti, non possono andare. I primi tamponi e altri esami da laboratorio hanno tuttavia escluso casi di positività in casa Lecce che rispetterà il calendario dei test per preservare la salute di tutti i calciatori e non compromettere il programma che lo staff tecnico del Lecce si prepara ad espletare. Si attendono i primi veri allenamenti per mettere alla prova il fisico di Mancosu e compagni, i quali avranno pochi giorni a disposizione per ritrovare una forma accettabile. Quando il campionato fu sospeso, dopo il 9 marzo, il Lecce aveva da qualche giorno archiviato la pesantissima sconfitta contro l’Atalanta. Nell’undici che affrontò i bergamaschi non c’erano Falco, Farias e Babacar, tutti alle prese con i rispettivi infortuni. Farias era appena rientrato dal Brasile dove ha cercato di risolvere i suoi malanni che gli hanno impedito di potersi esprimere al meglio in giallorosso come aveva fatto a Empoli nella passata stagione. La ripresa del campionato dirà che giocatore il pubblico di fede leccese potrà ammirare, si spera. Con il calciatore ex Cagliari, ma non solo, Liverani, aveva messo in campo una squadra con il 4-3-2-1, ma le caratteristiche del calciatore sudamericano offrono al tecnico romano altre soluzioni. In attacco Liverani può dare alla sua squadra diverse sfumature visto il tasso tecnico a disposizione. A gennaio è arrivato pure Saponara, il quale ha purtroppo risentito della lunga inattività con la maglia del Genoa. E poi non bisogna dimenticare Filippo Falco. Il numero 10 giallorosso era uscito di scena al 34′ di Lecce-Spal per un infortunio. Lo stop del campionato dovrebbe restituire il calciatore ammirato nella prima parte della stagione. Nelle ultime dodici partite si attende un decisivo contributo anche da parte di Babacar. Finora, per il calciatore di proprietà del Sassuolo più ombre, tante, che luci, ma nessuno lo ha mai scaricato. Anzi, da parte dei compagni di squadra e dei dirigenti ha ricevuto tutta la comprensione e la fiducia per poter lasciare il segno in giallorosso e giustificare l’importante investimento fatto dalla società leccese.

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