LEVERANO- Dalle storie alle tradizioni, dai racconti alle presentazioni…ma ora è tempo di attendere. L’emergenza Covid ha purtroppo fatto calare il sipario su diversi eventi e manifestazioni, come successo con la presentazione dell’Almanacco Leveranese, una tradizione che va avanti da 17 anni e che quest’anno ha dovuto rinunciare a quella serata così attesa, dove i riflettori sono soliti accendersi su personaggi, storie ed eventi che hanno caratterizzato l’intera comunità.
L’Almanacco Leveranese nasce da un’idea di Enzo Mega, in collaborazione con Impegno Per Leverano, al fine di creare uno strumento di comunicazione semplice consultabile da tutti, quasi fosse un diario di un intero paese, di un’intera comunità. Uno strumento per conoscersi e conoscere, per raccontarsi e raccontare che vuole porre sotto la lente di ingrandimento tutti i fatti che accadono nella nostra Leverano, da quelli amministrativi, agli eventi culturali, passando per una moltitudine di microstorie, nelle quali in un modo o nell’altro ognuno si sente coinvolto, esaltando la positività ma mettendo in luce anche le criticità i problemi, nella speranza, che ne scaturisca una profonda riflessione.
Una sorta quindi di storiografia collettiva che risulta essere grande e piccola allo stesso tempo. Grande perché partecipata. Piccola perché racconta le gesta di tanti piccoli grandi eroi quotidiani che fanno parte di una comunità ridente dinamica ed operosa.
Dopo 17 anni per la prima volta, a causa dell’emergenza sanitaria è saltata la presentazione dell’Almanacco Leveranese, un viaggio nel tempo, che comunque è possibile trovare direttamente in edicola per rivivere insieme un 2019 ricco di storie, immagini, racconti e avvenimenti in cui ciascuno si può riconoscere e magari sorridere a ciò che è stato guardando al futuro con speranza e un buon augurio. Perchè prima o poi tutto finirà e quel sipario tornerà a rialzarsi per una nuova presentazione, per un nuovo Almanacco da scrivere e condividere.