Attualità

Centri Commerciali, chiarimento dopo il caos: raggiungibili per vicinanza o necessità

LECCE – Nel primo giorno di avvio della cosidetta “Fase 2” abbiamo raggiunto i Centri commerciali dell’hinterland leccese, per poi constatare la difficoltà di interpretazione delle restrizioni stabilite in tal senso dall’ultimo decreto governativo. Interpretazioni diverse erano state fornite anche dagli stessi sindaci. Per il primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini, i centri commerciali potevano essere raggiunti. Un lasciapassare (senza specifica alcuna) al quale, invece, si era opposto categoricamente il sindaco di Cavallino Bruno Ciccarese. Ebbene, dopo 5 giorni di vero e proprio caos interpretativo, arriva il chiarimento governativo, sollecitato anche dalla stessa Prefettura di Lecce.

“E’ possibile spostarsi in ambito regionale per situazioni di necessità – si legge nelle Faq (domande e risposte frequenti, pubblicate sul sito del Governo) – in queste necessità, rientra anche la spesa, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite”. Poi il passaggio clou: “Di norma la spesa deve farsi in esercizi prossimi alla propria abitazione, pur non essendo più previsto il territorio comunale quale limite territoriale degli spostamenti. Un maggior allontanamento -si precisa ancora- è consentito solo in presenza di specifiche ragioni che lo rendano necessario”.

Dunque ricapitoliamo. Posso raggiungere il centro commerciale per acquistare prodotti che posso dimostrare di trovare solo lì? Assolutamente sì. All’uscita però – come hanno raccontato ai nostri microfoni gli agenti di Polizia Locale in pianta stabile all’ingresso del centro commerciale di Cavallino – si controllerà che sia stato acquistato solo ed esclusivamente il prodotto introvabile altrove. E se all’inizio, proprio a causa dell’incertezza, gli agenti hanno proceduto a rispedire le persone a casa senza alcuna sanzione, alla luce del chiarimento da oggi non sarà più così. Tolleranza zero per i trasgressori che pensano di raggiungere il centro commerciale per fare una passeggiata.

Chiarimento numero due. Chi, ad esempio, risiede a Borgo San Nicola (all’ingresso di Lecce) può raggiungere il centro commerciale “Mongolfiera” di Surbo per effettuare la spesa ordinaria? Sì, perchè è comunque il punto vendita di generi alimentari più vicino, pur non essendo nel proprio Comune. In casi come questo infatti, nessun limite di spostamento intercomunale risulta imposto nell’ultimo decreto.

E.FIO

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