TARANTO – Circa un centinaio di ristoratori hanno scritto al Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sono ristoranti e pizzerie che, dalla fase di avvio del lockdown, hanno dovuto chiudere le saracinesche e lasciare a casa 1.500 dipendenti.
Tra operatori diretti e indotto denunciano il destino a rischio di ben 5 mila persone.
“La lettera è il frutto di preoccupazioni condivise – dicono i ristoratori tarantini – ma anche del tentativo da parte di tutti di trovare soluzioni possibili. Chiediamo alle istituzioni coinvolte, dal Comune, passando per la Prefettura e l’ASL o la soprintendenza, di fornire una risposta adeguata ad una crisi senza precedenti”.
Le richieste dei Ristoratori vanno dall’azzeramento delle tasse comunali, alla cancellazione degli oneri per l’occupazione di suolo pubblico (in caso di ampliamenti degli spazi esterni per la somministrazione di cibi e bevande), fino alla redazione di un protocollo d’intesa con prefettura e ASL per l’individuazione e lo snellimento delle procedure per operare in sicurezza massima per lavoratori e clienti.