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Famiglia sfrattata, costretta a vivere in auto: “Nessuno ci ascolta”

LECCE- Prima lo sfratto dall’alloggio popolare di via Alessandria a Lecce, poi l’ospitalità momentanea da una famiglia. Accade alla signora Patrizia e alla sua famiglia, che da circa una settimana sono costretti a vivere in auto. “Ci dicono restate a casa- afferma- ma noi non possiamo”.

Tra indumenti e pochi beni di prima necessità, vivono così da circa sette giorni su quattro ruote, senza possibilità di farsi nemmeno una doccia. Hanno provato a chiedere anche un incontro al Sindaco ma al momento sembra che non sia possibile.

Si tratta di una situazione incresciosa, giunta in uno dei momenti più difficili a causa dell’emergenza sanitaria. Patrizia, che percepisce un reddito di cittadinanza di poco più di 400 euro,  è stata sfrattata da via Alessandria subito dopo il  decesso della sua mamma, con la motivazione che quell’alloggio  dovevano essere occupato da una nuova famiglia. Ma ad oggi, a quasi due anni  di distanza, quell’appartamento è vuoto.

La signora Patrizia è disperata. Sia lei che suo marito e suo figlio non lavorano. Chiedono solo un tetto, anche piccolo. Nulla di più…ma soprattutto vorrebbero non essere trattati da cittadini di serie C, ma avere la giusta considerazione.

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