Attualità

Regolamento regionale autismo: insorgono le famiglie. Raccolte in poche ore 2.300 firme

SALENTO – Dopo un’ attenta lettura della delibera della giunta regionale del 10 aprile scorso, in cui si approva il nuovo regolamento sulla gestione dei disturbi della spettro autistico, insorgono, tramite le associazioni, le famiglie delle persone con autismo.
Lo aveva fatto, poche ore prima, Paolo Pagliaro, proprio dopo aver ascoltato le famiglie: “Ritengo importantissimo chiedere alla giunta regionale di riconsiderare urgentemente il provvedimento -ha detto- non è mai troppo tardi per compiere atti di buonsenso. I ragazzi autistici hanno bisogno di serenità”.
La presa in carico del soggetto con disturbo dello spettro autistico avviene attraverso:
moduli terapeutici-riabilitativi intensivi ed estensivi per bambini da 0 a 5 anni;
moduli terapeutici-riabilitativi intensivi ed estensivi per ragazzi da 6 a 11 anni, che hanno bisogno di prestazioni individualizzate;
moduli terapeutici-riabilitativi intensivi ed estensivi per adolescenti da 12 a 18 anni, che hanno bisogno di prestazioni individualizzate;
Centro socio-educativo e riabilitativo diurno (art. 60 quater) per i ragazzi dai 6 anni, cha hanno bisogno di prestazioni di tipo “generalizzazione”;
Comunità residenziale socio-educativa-riabilitativa per gli over 18 con gravi disturbi di comunicazione e di relazione.
Il Regolamento regionale approvato recentemente vieta agli Enti gestori, come “Amici di Nico”, presieduto da Maria Antonietta Bove, di avere più di 3 delle 5 tipologie di prestazioni riportate sopra. Quindi se una struttura prende in carico un bambino sin da piccolissimo, come tutte le linee guida nazionali ed internazionali fortemente consigliano, è costretta a non poter assicurare interventi di “generalizzazione” e a lasciarlo andare a 18 anni perché non può avere un centro socio educativo o una comunità residenziale. Dopo i 18 anni questo adulto cresciuto in un ambiente, diventato per lui una vera e propria seconda casa e una seconda famiglia, che fa? Dove va? Perché non poter garantire a questo soggetto, ed anche alla sua famiglia, di poter continuare il suo percorso nella struttura dove è cresciuto? Quali sono le ragioni ostative di avere più di 3 tipologie di prestazioni?
La pensano così le famiglie dell’Asocciazione Autismo Uniti, GLI AMICI DI RAFFAELE OdV, COLORIAMO IL MONDO, CON.TE.STO, IL BENE CHE TI VOGLIO, TIME. AUT, ASFA PUGLIA,
GIOCHIAMO INSIEME e ANSA Monopoli.

Per questo, “Amici di Nico” ha lanciato una petizione on line, già firmata da da 2.300 persone in poche ore, compresi alcuni sindaci, con la quale si chiede l’annullamneto in autotutela del regolamento e un incontro urgente in Commissione Sanità, anche in videoconferenza, alla presenza del presidente Emiliano.

“Queste strutture sono come delle famiglie -dicono- famiglie che non hanno una data di scadenza, quindi chiediamo di metterci in condizione di sapere che in futuro potremo contare sempre sulle nostre famiglie, Perché l’autismo è per sempre”.

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