SALENTO- La Corte di Giustizia Europea censura l’Italia su Xylella per l’omessa rimozione nella zona di contenimento di tutte le piante infestate dal vettore e per il mancato monitoraggio sulle piante mediante ispezioni annuali da effettuarsi nel momento opportuno durante l’anno. La pandemia non ci deve fare dimenticare la Xylella che continua ad avanzare nel Salento e non solo, ha ricordato l’avvocato Pietro Quinto. Una pandemia che ha aggravato la crisi di tante aziende agricole già messe in ginocchio, sostiene Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce. La Corte Europea ha contestato come negli anni passati il monitoraggio è stato effettuato nei mesi invernali, e cioè troppo tardi per consentire la rimozione delle piante infette prima che nel periodo primaverile l’insetto-vettore, cioè la sputacchina, tornasse a diffondere l’infezione. Ma l’europa, dice Cantele, responsabile della diffusione di Xylella, deve ora stanziare risorse importanti. L’emergenza covid ci ha insegnato quanto sia importante seguire la scienza per ottenere risultati