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Covid-19: pallone nella bufera, il Lecce è alla finestra

LECCE – “Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere. Il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione”.

Con queste parole, seguite dalla battuta di essere tifoso della Roma, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e componente del Comitato tecnico scientifico, fa suonare un campanello d’allarme nella settimana in cui si proverà a stilare il protocollo per una ripresa delle attività sportiva nel mondo del calcio.

Pronta e abbastanza piccata la risposta di Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, tra le società più propense alla ripresa: “Invece di alimentare polemiche calcistiche dedicasse le sue energie alla ricerca di una cura o di un vaccino”. E proprio la stessa Lazio ha battibeccato con il Brescia, nei giorni scorsi, con uno scambio di battute poco felici, col presidente Massimo Cellino che comunque ha esplicitamente detto che il suo Brescia non scenderà in campo.

Il presidente del Torino spezza una lancia a favore di Rezza: “Ha ragione il professore. riprendere a giocare il campionato a fine maggio è impossibile”, queste le parole di Umberto Cairo raggiunto telefonicamente dall’Ansa.

Se da un lato c’è il Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che spinge così come spingono gli organi europei per una ripresa a tutti i costi, anche in estate, perché sarebbe prioritario che i verdetti fossero dati dal rettangolo verde, dall’altro aumenta il fronte di chi vorrebbe far calare definitivamente il sipario sulla stagione 2019-20: oltre a Brescia, Samp, Genoa, Udinese, Milan, Inter adesso anche il Toro congelerebbe l’attuale situazione.

Mentre Lazio, Napoli e Roma sono convinte di poter ricominciare.

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce

Il Lecce è alla finestra ponendosi in una posizione più moderata, lontana dalle polemiche ma il presidente del club, Saverio Sticchi Damiani è stato chiaro: “Ad oggi è impensabile che si possa ripartire a rischio zero nell’imminenza. Quando ci assicureranno che non ci sono possibilità di contagio per gli atleti e per gli addetti ai lavori il Lecce si allineerà, non speculeremo sulla vicenda per avere un vantaggio di classifica, però se c’è anche una possibilità di contagio il Lecce non è orientato a giocare”.

Bufera dunque e pareri discordanti, ipotesi e suggerimenti che si susseguono. Nelle prossime ore altre video conferenze si susseguiranno ma, come ripetiamo spesso, inutile fare calcoli perché a dettare i tempi di questo show sarà ancora il Coronavirus, il resto sono solo parole scaraventate sui tavoli con la speranza che tutto passi.

Francesca Rizzo

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