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Calimera, il medico davanti al gip: “Trenta secondi di follia, chiedo scusa a tutti”

CALIMERA- Un’ora e mezzo di interrogatorio durante il quale Vincenzo Refolo, il medico 57enne di Calimera autore della brutale aggressione nei confronti dell’87enne Foca Bellotoma , ha ricostruito la sua versione dei fatti, raccontando di come tutto sia partito all’interno dell’ambulatorio. Ha poi ammesso di essere stato sopraffatto da 30 secondi di follia in strada scatenati,probabilmente, da una situazione di stress accumulata da tempo. E, infine, ha chiesto scusa a tutti: al signor Foca, a tutte le persone coinvolte nella brutta vicenda, e all’Ordine dei Medici.

Il medico, assistito dall’avvocato Gabriele Valentini, è comparso davanti al giudice Giulia Proto per l’interrogatorio. Il gip che ha firmato l’ordinanza di arresto ai domiciliari, ha confermato la misura. Vincenzo Refolo ha raccontato quello che ha ritenuto essere un antefatto necessario per spiegare l’accaduto: la ricostruzione di quanto accaduto prima, all’interno dell’ambulatorio, e che non si vede nel video ripreso in strada e diventato virale. La versione del medico è questa: l’anziano era arrivato nello studio per chiedere spiegazioni su una visita ortopedica che il medico gli aveva prescritto ma che il cup di aveva rimandato. Il paziente si sarebbe innervosito ed avrebbe scagliato una sedia, poi avrebbe provato a colpire il medico con la stampella. Poi il medico lo accompagna alla porta e viene colpito dall’anziano con una cartellina. Le conseguenze sarebbero state la perdita di controllo del professionista e quello che ormai è ampiamente noto

Una reazione ingiustificabile, ha ammesso refolo, ma dovuta ad uno stress accumulato da diverso tempo: per i problemi legati all’emergenza attuale, ma anche per una serie di difficoltà e incomprensioni con la stessa Asl contro la quale c’era stata una denuncia in merito alla gestione dei pazienti mutuati.

Il gip ha confermato la misura degli arresti domiciliari, mentre l’avvocato Valentini ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione sulla base del fatto che il medico è incensurato, non ci sono denunce nei suoi confronti né tanto meno, prima di ora, procedimenti disciplinari.

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