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Liguori: “Emotivamente vorrei che il campionato finisse, da uomo di sport tifo per la ripresa”

LECCE – “Il mio pensiero, se dovessi ragionare in chiave Lecce, dal punto di vista del coinvolgimento emotivo punterei a fermare il campionato, perché cristallizzarlo significherebbe fare un altro anno di serie A; da uomo di sport, invece, laddove ci fosse la possibilità, augurandoci che sia così perché significherebbe la fine di questo stillicidio di vite umane, faccio il tifo perché il campionato riprenda il più in fretta possibile, dia dei verdetti da campo, e possibilmente a porte aperte perché questa è la bellezza dello sport.
Non può assolutamente finire con i playoff o playout perché non è un format regolamentato ex ante e questo lo riteniamo impensabile. Due sono le ipotesi: o il campionato continua per il bene dello sport e della gente, perché vorrebbe dire stop ai contagi, oppure, se non è finito e mancano ancora 12 partite, è un campionato che non può esprimere verdetti, se non dei verdetti cristallizzati”.

Queste le parole del vicepresidente del Lecce Corrado Liguori ospite via skype di Lecce Channel su TeleRama, che ha parlato anche del progetto della società giallorossa:

Noi siamo partiti non tanto tempo fa con una serie di idee che stiamo realizzando piano piano. Il primo passo per il restyling dello stadio lo abbiamo fatto; la nostra priorità assoluta era quella di riportare il Lecce nel calcio che conta, lo abbiamo fatto con l’impegno di tutti e dei tifosi che ci sono stati vicini. Era doveroso poi sistemare lo stadio con delle misure da un lato imposte e dall’altro dovute. Abbiamo fatto tutto a spese nostre, le idee sono tante e se dobbiamo fare tutto con le nostre forze bisogna avere pazienza. Il progetto che abbiamo ideato e stiamo portando avanti è un progetto dalle basi stabili e durature”.

Molti indicano nell’arrivo a Lecce dei tifosi l’Atalanta per assistere alla gara persa poi dai giallorossi per 2 a 7, la prima causa di contagio nel Salento:

Purtroppo sono decisioni che non spettano a noi ma vengono calate dall’alto, io personalmente non li avrei fatti venire però mi occupo di altro”.

Infine un saluto ed un augurio non solo ai tifosi del Lecce ma a tutti:

Auguro tanta salute a tutti, questo è il primo aspetto; spero che questo fenomeno passi il prima possibile a livello mondiale perché siamo tutti fratelli e infine che tutto torni alla normalità, per incontrarci, vederci allo stadio, abbracciarci e riprendere la nostra passione principale, il calcio, che ci accomuna, per rivedere la maglia giallorossa scendere in campo per lottare non contro il virus ma contro gli avversari. Se questo dovesse accadere in tempi brevi significherebbe che abbiamo risparmiato tante vite umane, questo è l’augurio più grande”.

M.C.

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