LECCE – Nonostante i comuni contagiati aumentino di giorno in giorno, la caccia all’untore resta una pratica diffusa. Lo conferma, da ultimo, il post del sindaco di Miggiano Michele Sperti che solo in mattinata ha avuto l’ufficialità di un primo caso nel proprio Comune, che rientrava già nella geografia dei contagi riportata dal bollettino regionale.
“La persona in questione manifesta solo leggeri disturbi -scrive il sindaco- La Asl mi ha garantito che il caso è circoscritto, giacché il soggetto NON HA AVUTO CONTATTI CON NESSUNO essendosi posto, preventivamente e già da tempo, in scrupoloso isolamento. I familiari più stretti sono risultati negativi.Vi prego, evitiamo la caccia e il chiacchiericcio. In questo momento dobbiamo sentirci idealmente vicini alla persona, sicuri che la sua guarigione rappresenterà un sollievo per tutti”.
Nella notte un altro decesso per Covid-19 è stato registrato al Perrino di Brindisi: si tratta di un’aziana di Calimera. Era da tempo ricoverata in ospedale per altra patologia. Avrebbe dunque contratto il virus durante la degenza, spirando nello stesso nosocomio.
Un terzo caso si registra poi nel Comune di Cavallino, come conferma lo stesso sindaco Bruno Ciccarese, che ha colto l’occasione per ribadire ai suoi concittadini la necessità di restare a casa e rispettare scrupolosamente tutte le restrizioni.
Ieri in Puglia è stata sfondata la soglia dei 2mila casi di Coronavirus, che era inizialmente stata prevista per il 25 marzo.
Sono 786, ad oggi, le persone in isolamento, 763 i ricoverati, 65 i guariti, 144 i deceduti.
Gli ultimi 15 risalgono alle ultime ore: 8 in provincia di Bari, uno nella Bat Bat, 2 a Brindisi, 3 a Foggia, uno a Lecce.
Nelle ultime ore, nelle tre province salentine, si contano tre morti e 64 contagi in più: nel Leccese sono 32, nel Brindisino 17 e nel Tarantino 15. Tra i nuovi comuni interessati ci sono, appunto, Miggiano e Trepuzzi.
