LECCE – In queste ore, diversi locali della movida leccese stanno chiudendo, sospendendo l’attività fino al 3 aprile, data in cui finiscono le misure con cui il governo ha dettato le regole per il contenimento del contagio da Covid-19. Diversi, ma non tutti. Molti restano aperti, rispettando le regole del DPCM dell’8 marzo, ovvero: garantire una distanza di sicurezza tra gli avventori di almeno un metro.
Parla Danilo Stendardo, rappresentante dei locali aderenti a Confcommercio: “Restiamo aperti perché il decreto ce lo consente. Lecce non è una zona rossa. Al momento, quella di sospendere l’attività è una libera scelta, non è un’imposizione. Restiamo aperti rispettando le regole. Io, ad esempio, faccio sedere tre persone a un tavolo da otto, rispettando la distanza interpersonale e, all’ingresso, ho una soluzione idroalcolica. Vediamo come va, se dovesse arrivare un nuovo decreto che ci impone la chiusura, chiuderemo. O ancora, se la gente resterà a casa e economicamente le uscite supereranno le entrate, chiuderemo per questo motivo”.