LECCE – (di Tonio De Giorgi) Il tecnico giallorosso Fabio Liverani, dal settembre 2017 sulla panchina giallorossa, ha festeggiato la panchina d’argento al termine della consueta conferenza stampa pre partita. L’allenatore romano ha brindato al premio ricevuto lunedì scorso. “Lo condivido con tutti coloro che lavorano con me – ha dichiarato -, con la proprietà, la stampa, la città di Lecce”.
Un popolo, quello giallorosso, che gli riconosce il giusto merito di aver riportato un territorio in Serie A. Unica squadra del sud Italia nel campionato di massima divisione, insieme al Napoli, avversario domani al San Paolo. “Non ci deve accecare quello che abbiamo fatto contro il Torino – la sua raccomandazione -, altrimenti riprendiamo a sbandare. Dobbiamo dare continuità, ai risultati si arriva con gare di alto livello. Da otto giorni si è intrapreso un cammino nuovo e abbiamo ampi margini di miglioramento”. Quella che il Lecce deve fare anche a Napoli contro una formazione che Gattuso ha rigenerato. “È arrivato a Napoli dopo uno tsunami – osserva -, hanno vissuto un mese e mezzo difficile. È stato bravo a cambiare metodologia di lavoro, a modificare la squadra tatticamente, a ricompattare l’ambiente. Il segnale di Rino è arrivato forte alla città e domenica al San Paolo ci sarà un pubblico di nuovo importante. Nella sua totalità è una squadra forte, per me era l’anti Juve”. Il tecnico giallorosso ha convocato 23 calciatori. Assenti Farias, Meccariello, Tachtisidis, Gabriel e Babacar. Saponara, dopo lo stato influenzale, è regolarmente convocato. “Saponara ha avuto un po’ di febbre – aggiunge -, davanti Falco e Lapadula sono titolari. In mezzo al campo Deiola può essere impiegato nel ruolo in cui lo abbiamo visto domenica in alcune partite. In difesa vedremo se è il caso di schierare Calderoni oppure se lo facciamo riposare ancora”.