LECCE- Molte richieste di proscioglimento da parte del pubblico ministero Valeria Farina Valaori nel corso dell’udienza preliminare in aula bunker nel processo nato dall’operazione Twilight che nel novembre del 2016 aveva portato in carcere un presunto clan capeggiato dai fratelli Persano. Tra le accuse, “associazione di tipo mafioso”, concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, ma anche estorsione e rapine. Il gip Cinzia Vergine aveva già archiviato la posizione di alcuni degli indagati accusati anche di usura, ritenendo inesistente la forma associativa perché ogni protagonista della vicenda operava per il proprio esclusivo interesse. Sono 41 le persone per le quali il pubblico ministero della Dda ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza è stata rinviata a marzo per la decisione. Dall’indagine erano usciti definitivamente di scena i fratelli Saverio e Pasquale De Lorenzis, (difesi dall’avvocato Gabriella Mastrolia) che insieme a Mauro Bellaluna erano titolari di attività per l’installazione di macchinette da gioco e che hanno dimostrato la regolarità delle installazioni, due funzionari di banca e due commercialisti.
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