CAVALLINO – 10 giorni: è il tempo che la società che gestisce la discarica di Cavallino ha concesso alla Regione Puglia per aumentare, di poco più del doppio, la tariffa di smaltimento rifiuti attualmente applicata. Viceversa “Ambiente e Sviluppo” è pronta a sospendere il servizio, dacché con l’attuale tariffa imposta dall’Ager in provincia di Lecce, la società sostiene di non riuscire a far fronte neanche ai costi di gestione. Negli ultimi due anni certifica di aver perso circa 4 milioni di euro.
Secondo la società non solo la tariffa non sarebbe stabilita in tempi congrui, ma quella attuale (pari a euro 28,65) sarebbe “illegittima, iniqua e inutilmente vessatoria, tradendo -aggiunge- un’incomprensibile e intollerabile disparità di trattamento, se confrontata con le tariffe applicate da altre concessionarie per impianti similari”.
Quello che la società propone è presto detto: “la tariffazione necessaria per poter raggiungere almeno la parità dei costi di gestione -scrive ancora- non può essere inferiore a euro 60,23 a tonnellata”.
La richiesta è, dunque, quella di applicare questa tarriffa per l’anno in corsa. Si chiede inoltre di determinare la tariffazione applicabile per l’anno 2020 nella misura non inferiore a euro 52,39.
In assenza di riscontro positivo, la società consortile annuuncia di essere costretta a sospendere il servizio fin qui svolto, riservandosi di intraprendere anche azioni legali.