Cronaca

Bando notifica multe sbagliato: ci rimettono i cittadini

LECCE- Quando un cittadino riceve a casa una multa dal Comune di Lecce, oltre al danno ha la beffa di dover pagare, in aggiunta a quanto dovuto per l’infrazione contestata, 16 euro e 50 centesimi per la notifica. Le operazioni che precedono la consegna della multa al vettore -fino a poco tempo fa c’era il monopolio, per questa attività, di Poste Italiane-, che poi a sua volta porta materialmente la raccomandata all’utente, è costata a Palazzo Carafa 1 milione e 800mila euro in tre anni. Antonio Rotundo, capogruppo PD, ha portato avanti una battaglia nella convinzione che potrebbero risparmiare, e molto, sia il Comune che i cittadini multati, se la gara per l’affidamento dei due servizi -il service che provvede alla lavorazione delle multe e alla stampa, e chi si occupa della consegna a Poste Italiane- fossero separati. Ora “la procedura di gara per la notifica delle multe è stata ritirata -spiega Rotundo- Si farà la gara d’appalto solo per il service, ma la proroga ha prodotto un consistente danno erariale. Dopo approfondite verifiche, è stata annullata dal comune di Lecce la procedura di gara predisposta dal comando di Polizia locale che prevedeva l’appalto in connessione della fase di lavorazione con quella di notifica delle multe per violazione del codice della strada.

Prendo atto della correzione da me ripetutamente sollecitata; ricordo di aver presentato due interpellanze sulla vicenda per sollecitare l’intervento dell’organo politico in presenza di procedure discutibili.Si procederà ora a bandire la gara per il solo service, essendo risultato chiaro ed evidente che insistere nella impostazione dell’appalto unico avrebbe comportato il rischio di un ulteriore nulla di fatto, così come avvenuto con il primo bando di gara andato deserto il 13 giugno scorso.

Rimane il rammarico di non essere stato ascoltato per tempo, in quel caso si sarebbe potuto evitare la proroga del vecchio contratto, proroga a mio avviso palesemente illegittima oltre che costosa per le casse del comune e per le tasche dei contribuenti leccesi.Come ha più volte sottolineato la stessa Anac, le proroghe non sono consentite, e anche le proroghe tecniche, se il ritardo nell’avvio della nuova procedura di gara è imputabile agli uffici competenti, si configura illegittimità.

La vicenda solleva infatti qualche domanda: aver sottratto alla concorrenza del libero mercato questi servizi ed averli prorogati a prezzi fuori mercato ha prodotto un danno erariale ? Chi risponderà di tale danno?La risposta è, almeno per me, già scritta, e l’annullamento della procedura proposta dal comando della Polizia locale è nei fatti la prova provata che si sarebbe dovuto procedere con la gara per il service da subito, due anni fa, alla scadenza del contratto con Sapidata.

Per avere un’idea del costo della proroga basta considerare che c’è un differenziale di due euro per ogni multa nel prezzo messo a base d’asta e tenere in conto che parliamo in media di circa 100mila sanzioni all’anno”. Ora la base d’asta sarà di 5, invece che di 7 euro, e dunque un vero risparmio già è indubbio che ci sarà. E la correzione, secondo Rotundo, si sarebbe dovuta fare già due anni fa.

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