LECCE-Riguarda anche Lecce l’ondata di arresti in corso dalle prime ore di questa mattina da parte dei carabinieri, impegnati in una massiccia operazione nei confronti del clan D’Abramo – Sforza di Altamura. In totale per 49 persone è scattato il carcere, per 5 i domiciliari, e per 4 l’obbligo di presentazione alla polizia. Sono tutti capi e affiliati del clan nei comuni di Bari, Altamura (BA), Foggia, Cerignola, Matera, Lecce e Roma, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi, anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti,omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d’asta.
L’inchiesta ha accertato responsabilità del clan murgiano in un episodio di lupara bianca, l’omicidio di Angelo Popolizio, scomparso il 7 agosto 2014 e il cui cadavere non è mai stato ritrovato, due tentati omicidi ai danni dei boss rivali Nicola e Mario Dambrosio, coinvolgimento del gruppo criminale nelle aste giudiziarie per l’acquisizione di immobili.
C’è anche una funzionaria della Regione Puglia, C.M., accusata di corruzione tra le 58 persone destinatarie di misure cautelari. Stando a quanto accertato, la funzionaria nel 2016, in cambio di favori sui mandati di pagamento da parte della Regione all’impresa di Tafuni che stava realizzando case popolari a Grumo Appula, avrebbe ottenuto un’automobile e lavori di ristrutturazione in casa.