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Barche affondate, lidi distrutti, lungomari divelti: la mareggiata piega la costa ionica

SALENTO- La burrasca mette in ginocchio l’intera costa ionica. Una mareggiata furibonda ha sferzato per tutta la notte e la mattinata le località costiere, causando danni ingenti soprattutto a Porto Cesareo, lungo le marine di Nardò, a Gallipoli, Ugento e Leuca. Scenari drammatici e una conta dei danni ancora difficile da fare, ma che di sicuro ammonta a centinaia di migliaia di euro. Tutti i Comuni colpiti hanno già predisposto – o lo stanno facendo in queste ore – le delibere per la richiesta dello stato di calamità e, come fa sapere Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia, anche quest’ultimo ente provvederà a farlo per tutto il Leccese.

A Porto Cesareo (immagini sopra) la situazione più difficile. La furia del mare ha staccato uno dei moli di attracco, quello lungo la riviera di Ponente. Molte barche sono finite così alla deriva, tante sono affondate. Altri moli sono stati danneggiati e all’interno del centro abitato sono stati divelti muri e pezzi di asfalto, lasciando le strade piene di detriti. Diversi volontari e operai di Ecotecnica hanno lavorato per tutta la mattinata per poter liberare le arterie. “Non c’è solo questo – dice il sindaco Salvatore Albano – perché a Torre Lapillo il mare ha invaso l’intera località e ora si deve aspettare che si ritiri per verificare i danni. Inutile dire che spiaggia e lidi sono stati completamente ingoiati. Non basteranno diverse centinaia di migliaia di euro per ripristinare il tutto”.

“Siamo a lavoro da stanotte alle 2 a contare i danni – aggiunge da Nardò il sindaco Pippi Mellone -. Gli operai della Sfl sono in strada per rimuovere i muri divelti e spazzati via e ripristinare la viabilità tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno. Una mareggiata di una violenza mai vista ha spazzato via ogni cosa, per fortuna senza conseguenze per le persone”. Fra 80 giorni è previsto l’inizio dei lavori per il rifacimento del lungomare, con un progetto esecutivo da 3 milioni di euro depositato proprio in queste ore.

A Gallipoli, è stato divelto un pezzo di protezione e asfalto lungo il tratto che va dalla banchina del Canneto fino all’inizio del lungomare Galilei. “Il mare ha superato ogni forma di barriera ed è arrivato sulla strada, causando molti danni ai privati”, spiga il sindaco Minerva. I vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente per liberare gli scantinati allagati. Sono state spazzate via anche verande e porte d’ingresso delle abitazioni, come vedete in queste immagini:

A Ugento è stato distrutto il muretto del lungomare di Torre San Giovanni (immagini a seguire), “ma – racconta il primo cittadino Massimo Lecci – nella notte anche nell’entroterra sono venuti giù pali e alberi”.

Un disastro la situazione a Leuca. Completamente distrutti alcuni lidi come il Blanc e Albachiara, come documentano queste immagini, ma anche tutti gli altri hanno riportato parziali danni.

Sia a Leuca che a Felloniche è venuto giù il muro di contenimento. Al porto altra bufera: “Martedì gli uomini della Capitaneria hanno rinforzato gli ormeggi – fa sapere il sindaco Santo Papa – ma ciononostante delle nove imbarcazioni impiegate per gli sbarchi dei migranti e custodite lì due sono affondate, altre tre sono state scaraventate sugli scogli riportando molte lesioni, mentre le restanti sono state assicurate agli ormeggi nel porto turistico e presso la Lega Navale”. È colata a picco anche la barca di un pescatore. Questa la situazione nel porto:

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