Cronaca

Intimidazioni e spaccio alle Vele, al via il processo: invocati più di 200 anni di carcere

LECCE – 216 anni e 8 mesi: a tanto ammontano le richieste di condanna avanzate direttamente dal procuratore della Direzione distrettuale antimafia Guglielmo Cataldi, il magistrato che ha condotto le indagini culminate a gennaio in 16 arresti.

Sono 40 in tutto gli imputati coinvolti nell’inchiesta Vele, per la quale in mattinata si è aperto il processo con rito abbreviato davanti dinnanzi al gup Sergio Tosi.

Sono accusati, a vario titolo ed in diversa misura, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga.

Tre di loro rispondono di lesioni aggravate per due sparatorie risalenti a 4 anni fa.

Per Angelo Corrado, unico pentito, sono stati invocati 6 anni di carcere, con l’attenuante speciale della collaborazione.

L’epicentro delle attività criminali era stato individuato nel quartiere che dà il nome al processo: le Vele.

Centinaia gli episodi di spaccio ricostruiti in un anno di indagini, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni pentiti, ma anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, appostamenti, osservazioni. Dalle “Vele” al resto della provincia sarebbero giunti fiumi di cocaina, eroina, hashish, marijuana.

Stando all’impianto accusatorio, tutti gli arrestati facevano parte dello stesso gruppo criminale capeggiato dai fratelli Massimiliano e Gianfranco Elia, di 43 e 46 anni, e da Cristian Cito, 30 anni. I tre sono ritenuti i referenti del clan riconducibile a Pasquale Briganti e Cristian Pepe. Quelle invocate per loro sono le condanne più pesanti: 15 anni ciascuno.

Sempre secondo le indagini non avrebbero fatto tutto da soli: da gruppo con una propria autonomia criminale hanno mantenuto rapporti trasversali con elementi di spicco, dallo spessore criminale noto alle forze dell’ordine, in particolare Saulle Politi, 47 anni, di Monteroni, e il sardo Antonio Balloi, 72 anni, di Surbo. In più occasioni, Saulle e Balloi avrebbero funto da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Per Politi sono stati invocati 9 anni di reclusione. Per Balloi, al termine dell’udienza, il giudice ha disposto la trasmissione degli atti per rinnovare l’avviso di conclusione delle indagini.

Il processo riprenderà l’8 novembre con la discussione delle difese.

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