LECCE- I reati, tra i quali l’abuso d’ufficio, riguardavano dei presunti affidamenti senza gara d’appalto nella gestione dei rifiuti per i Comuni dell’ex ATo Le2.
Ora arriva la prescrizione nel processo che ha visto imputati l’ex presidente dell’Ato ora sindaco di Botrugno Silvano Macculi, Fernando Bonocuore, all’epoca responsabile tecnico per il funzionamento del consorzio di Comuni e Fabio Walter Perrone, gestore e amministratore della società Tecnoecologia di Galatina che rispondeva di frode nelle pubbliche forniture, truffa ad attività organizzata per traffico illecito di rifiuti e gestione rifiuti non autorizzata. Reati commessi secondo l’accusa e il pubblico ministero Paola Guglielmi, che ha condotto le indagini, nel 2011 e che ora sono prescritti. L’ultima udienza del processo cominciato dopo il rinvio a giudizio nel 2014, si è tenuta nelle scorse ore davanti ai giudici della prima sezione collegiale. La decisione è arrivata in tarda serata con la presa d’atto del fatto che il termine prescrizionale risulta ad oggi interamente decorso. Lo stesso pm si è associato alla richiesta dei legali.
Un processo cominciato nel 2015 per far luce sulla gestione dell’emergenza rifiuti nelle estati di quegli anni nei comuni interessati. L’affidamento alla società di Galatina sarebbe avvenuto senza gara d’appalto, con una serie di vantaggi per la società, trattenendo, secondo l’accusa frazione di rifiuti riutilizzabile poi venduta. Il costo per le Ato non sarebbe stato però modificato. Il presidente della corte Stefano sernia ha dichiarato quindi il non doversi procedere nei confronti dei tre imputati per l’intervenuta prescrizione e ha ordinato la restituzione, dopo il sequestro, della Tecnoecologia srl.
Tra gli avvocati difensori Luigi Covella, Ester Nemola e Michele Bonsegna.