CASTIGLIONE D’OTRANTO- E’ nato come un impegno spontaneo, è diventato un esperimento sociale: per rendere, per la prima volta, festa accessibile la Notte Verde di Castiglione d’Otranto, alcune famiglie del posto si sono trasformate in veri e propri, per quanto informali, “disability manager”, pronti a promuovere la cultura dell’accessibilità e a mettere la loro esperienza a disposizione dell’organizzazione. Si è lavorato a lungo, dal basso, già a partire da aprile, per concretizzare questa possibilità da allargare all’intera comunità di Andrano e Castiglione tutto l’anno. Notte Verde, il grande evento dedicato ai temi ambientali e che si terrà dal 28 al 31 agosto (qui il programma completo), fa il primo passo, estendendo inoltre i servizi dedicati ai portatori di altre abilità anche alle neomamme e donne incinte.
La presentazione nel pomeriggio, con un flash mob con le poesie “Versi randagi” di Alessandro Cannavale presso lo stabilimento pubblico Swim di Marina di Andrano, unico accessibile su scogliera. Per Casa delle Agriculture Tullia e Gino, che coordina l’organizzazione della festa coinvolgendo una rete di un centinaio di realtà e con il patrocinio del Comune di Andrano, fondamentale è stata anche la collaborazione di Poiesis, associazione che promuove i diritti di accesso alla società, alla cultura e all’arte da parte di tutti e tutte.
La svolta inizia dalla scelta delle parole: non disabilità, che indica una condizione di menomazione, ma altra abilità che può essere motoria ma anche uditiva, visiva, sensoriale, cognitiva, alimentare etc. Anche per questo si è scelto, durante la Notte Verde, di abbandonare il vecchio simbolo dell’omino sulla sedia a rotelle e di adottare il nuovo logo coniato nel 2015 dall’Onu: l’uomo vitruviano stilizzato a simboleggiare inclusione per le persone di tutte le abilità, in tutto il mondo.
Tra i servizi previsti ci sono: parcheggio riservato presso area Trice di via Depressa, all’ingresso del percorso festa; servizi igienici dedicati presso il mulino di comunità e presso la ex scuola elementare di via don Sturzo, dove è allestita anche la stanza nursery e fasciatoio; mappe accessibili e guida per gruppi su prenotazione; interprete lis per sordi (31 agosto, su prenotazione nei preludi dal 28 al 30); menù braille per ciechi; menù per celiaci (31 agosto); servizio “zero coda” presso i ristoratori; noleggio sedia a rotelle su prenotazione per anziani con problemi di deambulazione. Per prenotare i servizi, si può contattare il 348/5649772.
Casa delle Agriculture si è fatta carico anche dell’abbattimento di alcune vistose barriere architettoniche presenti in paese attraverso la predisposizione di pedane in legno. Inoltre, grazie all’aiuto di una mamma, ha elaborato un vero e proprio decalogo in filastrocca, per rendere la festa inclusiva anche per i bambini autistici attraverso semplici accorgimenti da parte di tutti. Anche per loro, nei pomeriggi dal 28 al 30 agosto, è previsto il laboratorio “L’asino che vola”, assieme a Patrizia Ponzio, ricercatrice dell’Università di Torino, coadiutore dell’asino e tra le maggiori esperte in Italia sugli interventi assistiti con gli animali (per prenotarsi: 320/1164361).
Per sensibilizzare sul tema, ancora, il 31 agosto è previsto “Il cibo al buio”, degustazione sensoriale di cibo a km0 bendati, a cura di A.S.Cu.S.-Unione Italiana Ciechi Lecce, squadra di calcio a 5 per non vedenti assoluti (in 1° vico don Sturzo, per prenotarsi: 320/7216765). Fiore all’occhiello della Notte Verde, poi, è la sezione “La terra che cura” (in via Manara), che racchiude e valorizza le esperienze di agricoltura sociale con mostre, bioconvivio, percorsi sensoriali, con la presenza de L’Adelfia, Harka, Swim, Fondazione Div.ergo-Onlus, Trullo sociale, Coltiva Te Stesso (Centro Diurno – C.S.M. Campi S.na ASL Lecce). Quest’ultima realtà promuoverà il 31 agosto la “Biblioteca umana sulla panchina sensoriale”, che ospita il poeta Franco Arminio e tanti altri: Antonio e Lino Rollo, Marco Fantuzzi, Chiara Idrusa Scrimieri, Stefano Spagnulo, Angelo Fersini.
Il decalogo della “Notte Verde amica dell’autismo” (scritto da una mamma)
Sono un autistico ma non sono malato: accoglimi e includimi! Te ne sarò grato!
Se corro o se urlo, non mi giudicare. Troppi stimoli sensoriali posson farmi male!
Se sfarfallo con le braccia, prova a prendermi per mano!
Non è un segno di pazzia, è solo una mia stereotipia !
Le luci abbaglianti e le insegne intermittenti non fanno per me
ma in fondo lo so che non piacciono neanche a te!
In un vortice di gente, potrei non capirci niente.
E sai come mi difendo? È assai facile: correndo!
Se mi vedi defilato, non restare là impalato!
Forse son fuggito via. Riportami da mammina mia!
In questo spettro variegato, ognuno ha le sue peculiarità.
Siam lo specchio della vita: evviva le “altre abilità”!
Tu la differenza fai, se un aiuto mi darai. Non fermarti a osservare, una mano devi dare.
Perché “Chi semina utopia” sta dalla parte mia!