LECCE – Archiviata dal gip Sergio Tosi l’inchiesta della procura di Lecce sull’ex Saspi, a trent’anni dalla chiusura dell’ex inceneritore che sorge tra Lecce e Lizzanello.
Nel sito sarebbero state tombate tonnellate di rifiuti, tra cui le ceneri della combustione della spazzatura tal quale conferita per anni nell’inceneritore, ma sul fronte giudiziario il giudice ha ritenuto che non vi siano responsabilità.
Si chiude così definitivamente l’inchiesta dopo che il gip Vincenzo Brancato aveva respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Elsa Valeria Mignone.
Nel registro degli indagati erano finite quattro persone: l’ex dirigente del settore Ambiente del Comune di Lecce, l’architetto Fernando Bonocuore; Pietro Colucci, di Napoli, amministratore delegato prima della Saspi; i nuovi proprietari Raffaele Montingelli, di Andria, legale rappresentante della Acs Service; e Riccardo Montingelli, 72 anni, di Bisceglie.
Le ipotesi di reato erano di gettito di sostanze tossiche e pericolose e omessa bonifica.