LECCE (di M.C.) – In meno di due mesi si è passati dalla gioia per la promozione in serie A ai saluti con tanti protagonisti e di quel Lecce che ha cavalcato imperiosamente dalla C alla serie A è rimasto ben poco; quel poco però è proprio tanta roba e qualità. E mentre si parla di calciomercato e nuovi arrivi non si può fare a meno di pensare a lui: il capitano Marco Mancosu.
La stagione scorsa per lui iniziò con due perle di rara bellezza, dopo il missile di Benevento, deliziò il Via del Mare il gol in rovesciata contro la Salernitana e si appropriò orgogliosamente di uno dei ruoli più importanti dello scacchiere di Liverani.

A gennaio nonostante le sirene della sua terra natia, del Cagliari, decide di rimanere a Lecce per vincere e ha vinto da protagonista assoluto, collezionando 34 presenze in campionato 13 gol e 6 assist; un carro armato dai piedi di velluto.
Ha castigato, oltre al Benevento, la Salernitana e il Verona, l’Ascoli, poi Carpi, Foggia, Crotone, Padova.
Una stagione da incorniciare che porta il suo score personale in maglia giallorossa a 114 presenze compresa serie C e serie B e rispettive Coppe, con 28 gol siglati e 18 assist.
Adesso c’è la serie A, categoria in cui esordì a soli 18 anni, nell’ultima giornata del campionato 2006-07 in Ascoli – Cagliari siglando un gol di testa sugli sviluppi di un corner, incontro che però terminò con la vittoria dei padroni di casa per 2-1.
Adesso c’è una fascia da capitano da conservare e un’altra scommessa da vincere: essere protagonista anche nella massima serie.
Il 22 agosto, a pochi giorni dall’inizio del nuovo campionato, compirà 31 anni ed ha acquisito la giusta maturità per regalare ai suoi tifosi ancora grandi gioie.
E al termine della carriera sta pensando con la moglie Valeria e con la figlia Gioia di rimanere a vivere a Lecce, città che lo ha accolto, coccolato e che lo ama per la sua classe in campo, il suo garbo, l’educazione e la serietà fuori dal campo.
Il resto sono emozioni e gol!