COPERTINO- Una relazione sentimentale finita male, e poi l’inizio di un incubo per una 35enne di Copertino perseguitata dal suo ex. L’uomo, M.D.A., un 49enne anche lui di Copertino, che dopo diversi avvisi da parte dell’autorità giudiziaria, si trova ora in carcere per la gravità delle sue condotte, dopo una condanna a tre anni in primo grado, ha concordato la pena in appello a due anni di reclusione.
Dopo la fine della relazione non ha mai lasciato in pace la ragazza, pedinandola, raggiungendo i luoghi da lei frequentati abitualmente e sul posto di lavoro. La ragazza, per colpa delle continue e violente incursioni dell’imputato, era stata licenziata: l’ex l’aveva raggiunta nel villaggio turistico dove lavorava , aveva inveito contro i suoi colleghi e sferrato pugni alla porta, pretendendo di incontrarla. Di notte più volte si era presentato sotto casa suonando il clacson, l’aveva minacciata di morte riferendo ad una sua amica: la apro come un coniglio, mi faccio la galera. Secondo la difesa della ragazza, gli avvocati Stefania Mercaldi e Simonetta Russo. E poi continui i messaggi che la ragazza riceveva: petulanti, ingiuriosi e minacciosi. Pretendeva che lei non frequentasse nessuno e minacciava di farle male. I fatti si sono verificati per lunghi mesi, sino al novembre del 2017.