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Recupero crediti famiglia gemelli Quarta: si stralci il debito

MERINE – Sono diventate sempre più insostenibili le pretese di pagamento per le utenze di luce e gas -bollette che superano i mille euro a bimestre a causa delle necessità-, per la TARI, le tasse rifiuti e quant’altro si è inevitabilmente accumulato nel corso degli ultimi anni, con un debito complessivo che supererebbe i 20.000,00 Euro. Parliamo della famiglia dei gemelli Quarta, Marco e Sergio, quest’ultimo venuito a mancare nel 2016. Parliamo dei fratelli affetti dalla rara Distrofia di Duchenne, che li ha costretti a letto, attaccati alle macchine. Parliamo di una famiglia che ha sempre lottato, e continua a farlo, oltre che contro la patologia, contro la burocrazia e i diritti negati. “Come temuto, giungono ora le prime procedure di recupero crediti e il preavviso di fermo amministrativo per l’auto, provvedimento gravissimo e inaccettabile, che rende ancor più difficile occuparsi nella quotidianità delle esigenze di Marco e ancora più urgente e indifferibile un intervento da parte delle istituzioni”. Così l’avv. Stefano Gallotta, di CODICI Lecce.

“Già in passato Marco, consapevole del peso economico e dei continui ostacoli che la sua famiglia deve affrontare ogni giorno, aveva espresso la drammatica e inaccettabile richiesta di staccare questi macchinari e, così, porre fine alla propria esistenza, solo per un estremo gesto di amore verso la famiglia. Occorre subito un provvedimento di stralcio dei debiti che hanno portato al preavviso di fermo dell’auto e, più in generale, un piano di sostegno economico personalizzato per affrontare i debiti di questa sfortunata famiglia, debiti che sono determinati, è bene ricordarlo a chi di dovere, dalle condizioni cliniche dapprima dei gemelli e, oggi, del solo Marco (la cui condizione peggiora di giorno in giorno) e dalla fruizione di forniture e servizi indispensabili ad alimentare le apparecchiature elettromedicali per mantenerlo in vita”.

Nell’ottobre scorso, CODICI ha inoltrato l’ennesima richiesta di un piano di sostegno economico personalizzato, che tenesse conto delle documentate difficoltà finanziarie in cui versa a causa dell’impossibilità di lavorare e delle ingenti spese per l’assistenza e la sorveglianza 24 ore su 24 e sette giorni su sette, purtroppo ora solo per Marco (macchinari per la ventilazione meccanica artificiale, per l’indispensabile climatizzazione degli ambienti, per la nutrizione artificiale…). Appelli caduti nel vuoto, ma ora non si può più aspettare.

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