LECCE – Sarà la spartizione degli assessorati a fare la differenza e a definire alcune posizioni in bilico nella maggioranza, con eventuali rispescaggi dei primi dei non eletti nelle liste.
Ad ora degli ex consiglieri resterebbero fuori Angela Maria Spagnolo, terza nella lista “Civica” per 7 voti in meno (258 preferenze); Gabriele Molendini, quarto in ex equo in “Lecce Città Pubblica” che al momento ha ceduto il passo a Mariano Mariano (rispettando il criterio dell’ordine di posizionamento in lista a parità di risultato). Nel Pd, invece, resterebbe fuori Paola Povero, ex presidente del consiglio e quinta con 340 voti. In “Civica”, infine, ad essere tagliata fuori è certamente Maria Paola Leucci, ex consigliera e, questa volta, 11esima con 144 preferenze.
Sul fronte opposto, dunque nel Centrodestra, per Forza Italia restano fuori gli ex consiglieri Bernardo Monticelli Cuggiò e Federica De Benedetto, rispettivamente primo e seconda dei non eletti. Del resto è uno soltanto l’eletto dei forzisti questa volta, a dispetto dei tre della scorsa tornata elettorale.
Anche il leader di sentire Civico, dopo l’accordo con Congedo, resta a guardare. Niente da fare anche per Giordana Guerrieri, terza nella lista della Lega.
In Fratelli D’Italia poi non ce la fanno gli ex consiglieri Angelo Tondo, terzo con 633 voti, e Carmen Tessitore, quinta con 391 voti. Il numero dei seggi assegnati al partito della Meloni sembrerebbe restare costante se non fosse per un “piccolo” dettaglio: l’accorpamento con Direzione Italia in un’unica lista.La stessa Direzione Italia che nel 2017, da sola, riuscì ad ottenere ben 6 seggi.
E.Fio
