LECCE- Arriva dalla Soprintendenza di Lecce un freno agli espianti di ulivi nel Salento. Sono le associazioni degli agricoltori a far sapere che l’organo del Ministero dei Beni Culturali sta inviando ai Comuni la comunicazione con cui archivia tutte le domande di espianto presentate con procedura semplificata, con la richiesta che vengano ripresentate con procedura ordinaria.
“Gli agricoltori, dopo aver aspettato mesi invano, si ritrovano a dover rifare tutto daccapo, perché la domanda di espianto degli ulivi è equiparata in buona sostanza ad una pratica edilizia”, è la denuncia delle organizzazioni di categoria. E questo alla luce del fatto che al Decreto Emergenze manca solo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo la quale diventerà legge la possibilità per cui, nei prossimi sette anni, si potranno espiantare gli ulivi senza vincolo alcuno.
“E’ l’ennesima tegola – secondo Coldiretti -. Tutto da rifare, dopo mesi di attesa, con la richiesta di documentazione integrativa e ulteriori costi che dilaterĂ i tempi e farĂ perdere agli agricoltori la possibilitĂ di reimpiantare. Il paradosso degli espianti continua, per cui gli agricoltori che vogliono estirpare un albero secco devono provvedere a proprie spese a fare le analisi che certifichino la presenza della malattia, per poi cadere nel limbo della burocrazia per anni”.